Iréne e Jean-Frédéric JOLIOT-CURIE
Iréne: nata a Parigi nel 1897, morto a Parigi nel 1956.
Irène Curie, figlia dei fisici Marie e Pierre Curie, frequentò l'Università di Parigi e dal 1918 fu assistente della madre presso l'Istituto del radio della stessa università.
Frédéric Joliot, condotti gli studi presso la Scuola di fisica e chimica industriale di Parigi e poi presso l'università della città, divenne anch'egli assistente di Marie Curie, e all'Istituto del radio conobbe Irène, che sposò nel 1926, assumendone il cognome. A partire dal 1930 i coniugi Joliot-Curie si dedicarono a una feconda attività di ricerca nel campo della fisica nucleare. Nel 1932 effettuarono esperimenti sulla radiazione ottenuta bombardando bersagli di boro o di berillio con particelle alfa, e tali indagini si rivelarono di grande importanza per la scoperta del neutrone, avvenuta nello stesso anno per opera di James Chadwick. Nel 1933 scoprirono il fenomeno della radioattività artificiale, risultato che fu premiato con il Nobel per la chimica, assegnato a entrambi nel 1935.
Nel 1932 Irène Joliot-Curie succedette alla madre nella direzione dell'Istituto del radio e nel 1936 divenne anche sottosegretario di stato per la ricerca scientifica. Tra il 1946 e il 1951 fu membro della commissione francese per l'energia atomica e a partire dal 1947 insegnò all'Università di Parigi. La sua attività di ricerca, condotta a stretto contatto con la radiazione e senza sufficienti misure di protezione, provocò l'insorgere di una grave forma di leucemia, malattia che in poco tempo si rivelò fatale.
Frédéric Joliot-Curie venne nominato professore di fisica al Collège de France e direttore del Laboratoire de Synthèse Atomique di Ivry nel 1937. Durante l'occupazione tedesca di Parigi, nel corso della seconda guerra mondiale, assunse la presidenza del Front National, il movimento clandestino di resistenza degli universitari parigini, e nel 1946 fu rappresentante per conto della Francia della commissione statunitense per l'energia atomica. Nello stesso anno fu nominato alto commissario responsabile della ricerca sull'energia atomica in Francia. Membro del Partito comunista dopo il 1946, fu destituito nel 1950 dalla carica di alto commissario per aver affermato che nessuno scienziato progressista avrebbe fornito la propria collaborazione scientifica per un'eventuale guerra contro l'Unione Sovietica. Nel 1956, alla morte della moglie, assunse la presidenza dell'Istituto del radio.