L'origine del calore terrestre

L'interno della terra è molto più caldo della superficie terrestre e nelle zone più profonde le rocce raggiungono temperature davvero altissime.

Il mistero dell'origine del calore terrestre è stato in parte risolto all'inizio del nostro secolo, dopo la scoperta degli elementi radioattivi. Nel processo di rottura spontanea (fissione) dei nuclei degli atomi di questi elementi si libera energia, analogamente a quanto accade di solito in una centrale nucleare. È appunto questa l’energia che mantiene così elevata la temperatura interna della terra e che è all’origine di quel calore interno, in base alla cui misura Kelvin riteneva di poter valutare il tempo di "raffreddamento" della terra, non potendo allora sapere che tale calore viene continuamente "rialimentato".

Elementi i cui isotopi radioattivi contribuiscono maggiormente sono l'uranio-238, il torio-232, il potassio-40, l'uranio-235.
Questi elementi radioattivi sono più abbondanti soprattutto nelle rocce della crosta , in maggior quantità nella crosta continentale più che in quella oceanica. La crosta da sola produce il 40 % del flusso di calore osservato.



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