AURORE
Sono le luci colorate che compaiono alle alte latitudini
settentrionali e meridionali tra 90 e 160 km. di altezza. Il
termine "aurora polare", o luce polare, viene usato in
generale per entrambi i casi. Il fenomeno è circoscritto alle
regioni polari perché sono le uniche zone non completamente
schermate dal campo magnetico terrestre.
L'aurora consiste di macchie luminose in rapida evoluzione o di
colonne di luce danzanti, di varie tonalità. I colori aurorali
vengono determinati dalla natura degli atomi investiti dagli
elettroni magnetosferici e dall'energia delle collisioni: il
cielo notturno è dipinto di rosso o verde dall'ossigeno e
dall'idrogeno, di viola e rosa dall'azoto. Un' aurora tipica dura
circa 3 ore e copre una superficie di un milione di metri quadrati di territorio, scaricando in un'ora approssimativamente
100 milioni di kilowatt (kW) di energia elettrica nell'ambiente
terrestre. Un quantitativo di energia sufficiente ad alimentare
una media città di 250.000 abitanti per quasi 9 giorni e l'equivalente
dell'energia prodotta in 6 giorni da una grande centrale nucleare.
Quando si manifesta in forma intensa, questo fenomeno è
accompagnato da attività di natura magnetica e può provocare
interferenza con le trasmissioni radio e con le reti telefoniche
e telegrafiche. I periodi di massima e minima intensità di un'aurora
coincidono quasi esattamente con quelli del ciclo delle macchie
solari, cioè con il ciclo dell'attività magnetica del Sole, che
ha periodicità di 11 anni.