FUSIONE NUCLEARE
La reazione termonucleare più comune è la fusione di atomi di idrogeno in atomi di elio. Da 5 miliardi di anni il Sole ogni secondo trasforma in energia 4 miliardi di tonnellate di idrogeno ed il processo è così "economico" che la nostra stella continuerà a brillare almeno per altri 5 miliardi di anni. Affinché i protoni che costituiscono i nuclei atomici si uniscano occorre, però, superare la forza di repulsione dovuta alla loro carica elettrica positiva (cariche dello stesso segno si respingono) e la barriera repulsiva può essere scavalcata
soltanto in condizioni di pressione e temperatura molto elevate (decine di milioni di gradi).
Ma come mantenere l'idrogeno alla temperatura di decine di milioni di gradi? Quale contenitore può reggere ad una prova così devastante? Due sistemi sono finora stati individuati per "confinare" i nuclei
di idrogeno e fonderli in nuclei di elio:
- riscaldarli e comprimerli con campi elettromagnetici (confinamento magnetico)
- riscaldare e comprimere una "pallina" contenente isotopi dell'idrogeno (deuterio e trizio) concentrando su di essa potenti raggi laser o bombardandola con particelle fortemente accelerate (confinamento inerziale).