Che sta succedendo al precursore del metallo più estremo?
Quasi sparito dopo l'avvento del grunge, sembra che ora stia ritornando in auge come nei gloriosi anni Ottanta; si teme che possa diventare il nuovo trend (orrore!) del metal, scalzando dal trono il Power che, a sua volta, aveva detronizzato il Black. E mentre la nuova ondata di Thrash scandinavo non accenna a diminuire, stiamo assistendo da un po' di tempo a qualcosa di "strano" che succede alle grando Bands ottantiane: abbiamo sentito i Metallica fare Metal all'acqua di rose, i Megadeth avvicinarsi al Rock da classifica, gli Slayer riscoprire le proprie origini Hardcore, i Testament appesantirsi (forse troppo!), i Kreator diventare sempre più depressi. E questo dei Kreator è un caso piuttosto particolare: non si tratta di un comune alleggerimento, ma di una contaminazione di un genere un bel po' lontano dal Thrash, il Gothic.
Eppure, nonostante queste due tipologie di Metal sembrino fare a cazzotti, non si può considerare l'esperimento dei Kreator un fallimento. L'ultimo album, "Endorama", è ricco di umori Dark e, per quanto il titolo possa far pensare il contrario, non ha nulla a che vedere con catastrofismi e fobie millenaristiche. In ogni caso, lo stile di "Endorama" può essere criticato per via dell'allontanamento dal vecchio sound assassino, ma anche chi avanza dubbi ammette che le canzoni sono ben fatte.
A molti gruppi staranno fischiando le orecchie: speriamo che i Kreator servano come esempio a chi, in nome della sperimentazione e del "nonmiattaccoalsolitostile", dà alle stampe autentiche CHIAVICHE di dischi!