La trama
Data
la struttura
del testo, non
esiste una
trama nel
senso classico
del termine, è
solo
possibile
indicarne
dei nuclei
fondamentali.
La figlia di Indra (un dio indiano) scende sulla terra per "provare" quanto è dolorosa la vita degli uomini, destinati, per la loro stessa condizione umana, a soffrire e a far soffrire e si propone di liberare il prigioniero del Castello per donargli la felicità.
Ella, sperimentata e condivisa la sofferenza dell'umanità (frequentemente ripete "che pena per gli uomini!"), dopo aver visto sfilare, in un attimo, incarnati nei vari personaggi, i momenti della sua esistenza terrena, muore entrando nel castello in fiamme e ritorna al cielo per portare al Padre i lamenti raccolti sulla terra.
L'Ufficiale,
felice, attende
la sua
amata Victoria
con un
mazzo di
rose in
mano; la
sua attesa
è infinita,
il tempo
passa veloce
ed egli
si ritrova
vecchio
e con i
fiori appassiti:
la porta
davanti
cui aspetta,
quando si
apre, rivela
dietro di
sé il
nulla.
L'Avvocato
sposa la
figlia di
Indra, ma
la vita
coniugale
si rivela
una reciproca
tortura, nonostante
i buoni
propositi
dei due
sposi; egli, nella
sua misera
esistenza, è felice
nell'attesa
della corona
quale segno
di laurea,
ma la
corona si
trasforma
in corona
di sofferenza.
Il poeta, messo alla prova del pericolo, che incombe, di morire, rifiuta di essere liberato dalla figlia di Indra, poiché, nonostante il suo pessimismo, la volontà di vivere è in lui forte e tenace, ma ha il dono di ascoltare la figlia del dio che interpreta la voce dei venti e delle onde e di tradurla in parole.
Ben
precisi
sono i
temi del
dramma : la
miseria
della vita,
che è
inevitabile
destino
di dolore
ed implacabile
ripetersi
di fasi,
momenti, gesti
ed abitudini
quotidiane; la
forza dell'amore;
l'enigma dell'esistere;
l'acquisizione
della consapevolezza
attraverso
il dolore.
La visione pessimistica della vita di Strindberg, intessuta da richiami alla filosofia di Schopenhauer e di Kierkegaard, alla teosofia Swedenborg, alla filosofia indiana, non è certo originale, originale è il modo in cui egli ce la pone davanti agli occhi , originale è questo suo coinvolgerci, come spettatori, nel "cammino del Sonnambulo".