Nel sistema di riferimento indicato in figura
l'equazione della circonferenza k risulta
Essendo AB il lato del triangolo equilatero
inscritto in k, si avrà :
a) La parabola
p, passando per l'origine C degli assi cartesiani e per A, ha
equazione del tipo
Imponendo il passaggio per B si ottiene il
valore di a e risulta:
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b)
Il volume richiesto V si ottiene togliendo
dal volume V1 del cono avente per raggio di base BH
e altezza AH il volume V2 del solido generato dalla
rotazione completa del triangolo mistilineo BHC intorno all'asse
x. Si ha:
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c)
La retta AB ha coefficiente angolare
L'equazione della retta t, parallela ad AB,
è quindi del tipo
Mettendo a sistema questa equazione con quella
della parabola e ponendo uguale a zero il discriminante dell'equazione
di secondo grado risolvente, si ottiene
La distanza tra le due rette parallele AB
e t si può ottenere calcolando la distanza del punto A=(r;0)
dalla retta t ; si ottiene :
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d) Ponendo
a sistema l'equazione della parabola e quella della circonferenza,
si perviene all'equazione risolvente:
che, in base ai dati di partenza, si abbassa
di grado con x=r ed x=-r/2; applicando la regola di Ruffini si
ottiene:
Poiché il discriminante dell'equazione
4x2-6rx+6r2=0 è negativo, si può
concludere che la circonferenza e la parabola non hanno altre
intersezioni oltre ad A e B.
Poniamo
- A1 = area segmento circolare ABD
- A2 = area segmento parabolico ABC.
Risulta:
L'area del segmento parabolico si può calcolare mediante
il teorema di Archimede; risulta:
Dette S1 ed S2 le due aree richieste, risulta: