Los Alamos



Il laboratorio di Los Alamos venne costruito, dal nulla, nel deserto del New Mexico nel 1942. Il luogo fu suggerito da Robert Oppenheimer e dal Gen. Leslie Groves, responsabile del progetto Manhattan; quest'ultimo, non appena giunse sul posto, fu colpito dall'isolamento del luogo da ogni centro abitato e dalla possibilità di isolarlo ulteriormente con sentinelle e filo spinato. Diede perciò l'ordine di iniziare la trattativa per l'acquisto e nel giro di poco tempo l'esercito divenne proprietario, per la considerevole cifra di 400.000 dollari, della Los Alamos Ranch School con tutte le sue strutture.

Los Alamos divenne così il "Sito Y", nome in codice del laboratorio dove scienziati, ingegneri e tecnici lavorarono per circa 2 anni sotto la direzione del fisico Oppenheimer per produrre il più letale ordigno di tutti i tempi: la bomba a fissione nucleare.

Mentre il generale Groves si adoperava per isolare e proteggere Los Alamos, il laboratorio cominciava a crescere e cambiare per le esigenze del progetto: carpentieri, elettricisti e idraulici costruivano alloggi e laboratori provvisori che avrebbero ospitato fino alla fine della guerra la comunità scientifica.

Nel marzo 1943 cominciarono a sopraggiungere gli scienziati più importanti del mondo occidentale su indicazione del direttore scientifico del progetto Manhattan, Robert Oppenheimer:
Bohr, Weisskopf, Fermi, Wigner, von Neumann, Frisch, Teller, Segrè, Chadwick, Fuchs e altri ancora, giovani e meno famosi; quelli che rifiutarono l'incarico furono veramente pochi. Uno di questi fu I.I.Rabi che continuò a lavorare al Radiation Laboratory del MIT (Massachussets Institute of Technology) con la convinzione che gli USA avrebbero potuto perdere la guerra senza sistemi radar adeguati; nonostante le sue posizioni, egli accettò di collaborare indirettamente come "consulente", qualifica che gli permise di essere uno dei pochi ad avere il privilegio di andare e venire da Los Alamos; concessione eccezionale dato che il sistema di sicurezza messo in atto da Groves e Oppenheimer prevedeva una sorta di isolamento totale dal resto del mondo; per gli abitanti di Los Alamos infatti comunicare con l'esterno era praticamente impossibile: il telefono era praticamente abolito, la corrispondenza privata era strettamente controllata dai servizi di sicurezza, l'unico abbigliamento permesso era la divisa militare. Di fatto l'unico ad accettare un sistema di sicurezza così rigido fu Oppenheimer, al contrario di tutto il resto della comunità scientifica che si oppose ad un trattamento così rigido. L'opposizione generale costrinse il generale Groves al compromesso e così indirettamente "Robert Oppenheimer riuscì ad ottenere a Los Alamos quello che Leo Szilard non era riuscito ad organizzare a Chicago: la liberà scientifica di parola. Il prezzo che la nuova comunità pagò, un prezzo sociale ma più profondamente politico, fu una barriera di reticolato attorno alla città ed una seconda barriera con sentinelle attorno allo stesso laboratorio, che enfatizzava come gli scienziati e le loro famiglie fossero separati da un muro e per quanto riguarda la conoscenza del loro lavoro non solo dal mondo ma anche l'uno dall'altro."(R.Rhodes - "The Making of the Atomic Bomb")

Le ricerche svolte a Los Alamos ebbero grande successo: non solo assicurarono agli Stati Uniti un momentaneo monopolio dell'energia nucleare, ma consentirono anche a scienziati e tecnologi di continuare a fare ricerca secondo il modello di ricerca sperimentato durante gli anni del Progetto Manhattan.
La scienza si rivelò così conveniente per tutti: militari, scienziati, università, centri di ricerca e industrie "sfruttarono" la ricerca scientifica garantendo un notevole e continuo supporto economico.

Dopo la fine della guerra il laboratorio di Los Alamos non fu, come si era detto, completamente smantellato, ma fu riutilizzato da un gruppo coordinato Teller per la realizzazione della bomba all'idrogeno.



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