Piano Nazionale per L'Informatica (P.N.I.)
Programma di fisica per il biennio
PROGRAMMA DI FISICA PER IL BIENNIO
PREMESSA
Alla realizzazione degli esperimenti nel laboratorio di fisica deve essere dedicato almeno
il 30% del tempo disponibile; pertanto, nella formulazione dell'orario scolastico, si
farà in modo che due ore della lezione siano consecutive per venire incontro alle
esigenze di laboratorio.
Il programma è costituito da una parte introduttiva che si sofferma sulle conoscenze
prerequisite e sul collegamento con quanto già studiato nella scuola di primo grado ,e da
quattro grandi temi:
- L'equilibrio e i processi stazionari;
- Il movimento;
- La propagazione della luce;
- L'energia:sue forme, conservazione e trasformazione.
Lo spazio dedicato a ciascun tema e l'ordine proposto possono essere diversi, a giudizio
degli insegnanti ,nel contesto e nel piano di lavoro programmato. E'anche possibile
ritornare sugli stessi temi secondo un processo di approfondimento a spirale, ma si deve
comunque puntare ad una trattazione che tenga conto dei tre elementi indicati nella
premessa generale :
- Impostazione concettuale e costruzione teorica;
- Esperimenti di laboratorio;
- Risoluzione di problemi.
Inoltre, la scansione degli argomenti deve essere coordinata per quanto possibile con
quella delle altre discipline, in particolare con la matematica.
Limitatamente alle classi in cui il numero delle ore settimanali di insegnamento della
Fisica è inferiore a tre, la programmazione annuale definirà il grado di approfondimento
degli argomenti previsti dal programma, con eventuale motivata esclusione di alcuni di
essi, in relazione alle finalità dell'istituzione, senza per altro trascurare nessuno dei
quattro temi previsti dal programma stesso.
Durante lo svolgimento dei singoli temi deve essere prevista la lettura di pagine a
carattere storico per meglio evidenziare come siano state modificate le teorie
scientifiche con il progredire delle conoscenze e con l' acquisizione di nuove
metodologie.
In ogni frase dell'insegnamento della disciplina dovrà, in particolare, essere data
massima rilevanza all' aspetto metodologico.
Al termine del biennio gli allievi dovranno avere anche acquisito la consapevolezza del
valore culturale della fisica, essenziale non solo per la risoluzione di problemi
scientifici e tecnologici, ma soprattutto per il contributo alla formazione generale della
loro personalità.
OBIETTIVI SPECIFICI DEL BIENNIO
Alla fine del biennio gli allievi dovranno essere in grado di:
- analizzare un fenomeno o un problema, riuscendo ad individuare gli elementi
significativi, le
relazioni, i dati superflui, quelli mancanti, e riuscendo a collegare
premesse e conseguenze;
- eseguire in modo corretto semplici misure con chiara consapevolezza delle operazioni
effettuate e
degli strumenti utilizzati;
- raccogliere, ordinare e rappresentare i dati ricavati, valutando gli ordini di grandezza
e le
approssimazioni, mettendo in evidenza l'incertezza associata alla misura;
- esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici ed altra
documentazione;
- porsi problemi, prospettare soluzioni;
- inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie o
differenze,
proprietà varianti ed invarianti;
- trarre semplici deduzioni teoriche e confrontarle con i risultati sperimentali;
- utilizzare o elaborare semplici programmi da verificare con l'elaboratore, per la
risoluzione di
problemi o per la simulazioni di fenomeni.
Con l'attività di laboratorio gli allievi dovranno inoltre:
- aver sviluppato la capacità di proporre semplici esperimenti, atti a fornire risposte a
problemi di
natura fisica;
- aver imparato a descrivere, anche per mezzo di schemi, le apparecchiature e le procedure
utilizzate e
aver sviluppato abilità operative connesse con l'uso degli strumenti;
- aver acquisito flessibilità nell'affrontare situazioni impreviste di natura scientifica
e/o tecnica.
INDICAZIONI METODOLOGICHE PER IL BIENNIO
La fase iniziale del processo di insegnamento-apprendimento della fisica ha una funzione
di raccordo con le conoscenze e le abilità già acquisite dagli allievi negli studi
precedenti.
Dopo aver valutato il livello degli allievi per quanto riguarda le conoscenze
prerequisite, si cercherà di omogeneizzare il gruppo classe, facendo ricorso ad opportune
strategie di recupero, mediante l'osservazione di semplici fenomeni fisici e la esecuzione
di misure e facili esperimenti ,che richiedano premesse teoriche elementari e che
riguardino alcune proprietà dei corpi. Si potranno effettuare, in relazione alle
eventuali esigenze, misure di:
- lunghezza, superfici, volumi;
- angoli;
- tempo;
- velocità media;
- massa e densità;
- peso e peso specifico.
L'analisi dei fenomeni, approfondita con il dibattito in classe ed effettuata sotto la
guida dell'insegnante, dovrà gradualmente e con continuità sviluppare negli allievi la
capacità di schematizzare fenomeni via via più complessi e di proporre modelli.
L'individuazione delle grandezze fisiche in gioco e la valutazione degli ordini di
grandezza saranno utili per creare un ulteriore collegamento con le conoscenze già
acquisite nella scuola secondaria di primo grado.
Il metodo sperimentale e la teoria della misura rappresenteranno un riferimento costante
durante tutto il corso e saranno affrontati non separatamente dai problemi fisici
concreti, ma come naturale conseguenza dell'attività teorica e di laboratorio.
Quest'ultima sarà condotta normalmente da piccoli gruppi di studenti, sotto la guida
dell' insegnante, mediante l'esecuzione di semplici misure, esperimenti, ed attraverso la
rappresentazione e la elaborazione dei dati sperimentali che, in particolare, dovranno
riguardare:
- valore medio, precisione di una misura ed errore;
- sistema di misura S.I.;
- individuare la posizione dei corpi nello spazio, sistema di coordinate;
- vettori, loro uso e composizione;
- rappresentazione grafica di relazioni che caratterizzano alcuni semplici
fenomeni.
L'uso del materiale audiovisivo dovrà integrare, ma non sostituire,
l'attività di laboratorio che è da ritenersi fondamentale per l'educazione al
"saper operare". Si potrà, inoltre, utilizzare software didattico di provata
qualità per la simulazione di fenomeni fisici che non sia possibile studiare direttamente
in laboratorio.
La prova scritta, ove prevista, comprenderà esercizi e problemi non
limitati ad un'automatica applicazione di formule, ma orientati all'analisi del fenomeno
considerato e alla giustificazione logica delle varie fasi del processo di risoluzione.
Durante l'anno scolastico, la prova scritta potrà consistere anche in una relazione
descrittiva individuale, successiva ad una o più esperienze del laboratorio.
Gli obiettivi intermedi ed operativi del curricolo disciplinare devono
essere stabiliti dai docenti, tenendo conto del percorso didattico uscente e avendo
presenti costantemente gli obiettivi ,sia specifici sia generali, precedentemente
indicati.
I contenuti che seguono, vengono rappresentati secondo una suddivisione per temi, dettata
dalla omogeneità dei concetti portanti, pur se applicati ad argomenti riguardanti anche
settori diversi della fisica.
Tema n°1-L'equilibrio ed i processi stazionari
Il tema è articolato in quattro parti per permettere agli allievi un approccio più
organico con concetti che, di regola, nelle trattazioni, trovano collocazione in momenti
successivi: in meccanica, in termologia e in elettricità.
a) - Le forze e l'equilibrio in meccanica;
- concetto di forza, la sua rappresentazione vettoriale e la sua misura
statica;
- vari tipi di forza: peso, forza elastica, attrito e resistenza in un
fluido, forza gravitazionale fra due
corpi, forza di Coulomb, forza di Ampère;
- statica del punto materiale(composizione di forze);
- statica del corpo rigido, corpi appoggiati e leve(la bilancia);
- energia potenziale per la forza peso, concetto di lavoro;
- statica dei gas, legge di Boyle;
- statica dei liquidi, pressione idrostatica, legge di Archimede;
- pressione atmosferica.
b)- L'equilibrio termico
- conduttori e isolanti termici(esperimenti sulla propagazione del calore);
- equilibrio termico e concetto di temperatura, dilatazione, termometri e
scale termometriche(costru-
zione di un termometro a gas o a liquido);
- quantità di calore e sua misura;
- stati di aggregazione e di equilibrio fra diverse fasi;
misure del calore di cambiamenti di stato.
c) -Equilibrio elettrostatico
- fenomenologia elementare, potenziale elettrostatico, condensatori
d) -Processi stazionari
- flusso stazionario di un fluido in un condotto, velocità, portata,
relazione fenomenologica tra
differenze di pressione e portata, viscosità;
- corrente elettrica continua ,conduttori lineari e non lineari; circuiti
logici;
- magnetismo: fenomenologia elementare;
- effetto magnetico di una corrente elettrica, amperometro, voltmetro;
- memorie magnetiche e a semiconduttori.
Il tema si propone di offrire agli allievi situazioni:
- confrontabili concettualmente;
- storicamente affrontate in modo parallelo;
- trattate da capitoli della fisica che nella loro sistemazione attuale appaiono
molto distanti(esempio:
flusso di un fluido, di calore, di elettricità).
La trattazione parallela di tali argomenti permette al docente di evidenziare come spesso
uno stesso schema logico possa inquadrare situazioni profondamente diverse da un punto di
vista puramente fenomenologico, ma descrivibili con formalismi uguali o analoghi.
Il docente dovrà, quindi, condurre gli allievi ad evidenziare in questo contesto analogie
e differenze, proprietà varianti ed invarianti.
Si sottolinea il fatto che una trattazione parallela di fenomenologie diverse, ma
concettualmente analoghe, permette un notevole risparmio sia di tempo che concettuale,
rispetto alla trattazione classica delle stesse.
Il tema non richiede che gli allievi abbiano già acquisito padronanza di concetti
definibili attraverso funzioni variabili nel tempo: richiede, quindi, almeno da questo
punto di vista, una limitata capacità di astrazione e l'impiego di semplici conoscenze di
geometria e di algebra. Il concetto di lavoro è presente nel tema come strettamente
legato alla condizione di equilibrio ,quindi, didatticamente introducibile, partendo dal
concetto di energia potenziale del campo gravitazionale (forza-peso). Procedendo per
analogie, si potrà introdurre operativamente il potenziale gravitazionale e quello
elettrico.
TEMA n° 2 - IL MOVIMENTO
- Sistemi di riferimento;
- legge oraria e sua rappresentazione grafica;
- velocità, accelerazione (esempi di moti significativi);
- le leggi della dinamica ed applicazioni;
- quantità di moto, energia meccanica e la loro conservazione;
- urti elastici ed anaelastici;
- il moto dei pianeti.
Lo svolgimento di questo tema richiede particolari capacità di astrazione per la
necessità di introdurre concetti come la velocità e l'accelerazione instantanee. Si
raccomanda, pertanto, un ampio riferimento a diagrammi e rappresentazioni geometriche
nelle discussioni teoretiche e l'uso di filmati per integrare gli esperimenti di
laboratorio.
Il tema si presta particolarmente all'utilizzazione del computer nello studio del moto dei
corpi.
La trattazione degli urti elastici e anaelastici richiede esperienze di laboratorio che ne
evidenzino la fenomenologia in due dimensioni.
La conservazione della quantità di moto si presta, in modo particolare, per mostrare agli
allievi l'importanza e la necessità dei principi di conservazione nell'indagine fisica.
Tema n°3 - La propagazione della luce
- Propagazione rettilinea della luce, riflessione, rifrazione;
- lenti sottili;
- l'ipotesi corpuscolare ed interpretazione corpuscolare delle leggi dell'ottica
geometrica;
- studio quantitativo e fenomenologico delle onde sulla superficie di un liquido;
- diffrazione ed interferenza della luce;
- scomposizione della luce delle lunghezze d'onda.
Si consiglia di giungere ad individuare le leggi dell'ottica geometrica attraverso
esperimenti sulla propagazione di pennelli di luce e, quindi, di mostrare come le leggi di
Cartesio siano interpretabili in termini corpuscolari.
Prima di avviare lo studio delle onde, che a questo livello è bene sia limitato
all'aspetto fenomenologico anche se quantitativo, si mostreranno all'allievo fenomeni
ottici chiaramente non interpretabili in termini corpuscolari(fenomeni di diffrazione e
interferenza).Si potranno mostrare agli allievi spettri sia continui che a righe, ottenuti
per dispersione o attraverso reticolo a trasmissione.
La misura della lunghezza d'onda potrà anche limitarsi alla stima per mezzo
dell'esperimento di Young dell'ordine di grandezza per luce di vari colori.
Il tema si propone di far studiare agli allievi una teoria organica(teoria corpuscolare
della luce)
Tema n° 4 - L' energia: sue forme, conservazione e trasformazione
- Calore e lavoro come forme diverse per trasferire energia;
- lavoro elettrico; energia nel condensatore carico; effetto Joule
- energia raggiante;
- fonti di energia.
Questo argomento ha lo scopo di introdurre gli allievi al tema dell' energia.
Si consiglia all' insegnante di condurre gli allievi a riconoscere le varie forme di
energia e di mostrare sperimentalmente alcuni semplici esempi di processi di
trasformazione dell' energia.
Nell' esame di tali esperienze è importante mettere in luce la conservazione dell'
energia come invariante comune a tutti i fenomeni studiati.
PROGRAMMA DI FISICA PER IL TRIENNIO
PREMESSA
Il programma riguarda gli allievi provenienti dalle classi del biennio nelle quali è
stato svolto l'insegnamento della Fisica secondo le indicazioni del P.N.I.
Nelle indicazioni metodologiche sono indicati alcuni concetti già affrontati in prima
approssimazione nel biennio e che devono essere ripresi e formalizzati nella classe terza
in relazione non solo allo sviluppo intellettivo raggiunto dagli allievi, ma anche alle
conoscenze matematiche acquisite.
Il programma è costituito dai seguenti temi:
- forze e campi;
- sistemi di riferimento e relatività.
- principio di conservazione - processi reversibili ed irreversibili;
- onde meccaniche ed elettromagnetiche;
- struttura e materia;
- l'Universo fisico;
I temi, tutti prescrittivi, possono essere integrati fra loro secondo un itinerario
didattico stabilito nelle iniziali riunioni di progettazione curricolare, nelle quali si
può anche prevedere, in qualche caso didatticamente motivato, il ritorno in anni diversi
su argomenti di singoli temi.
L'insegnamento della fisica, come naturale prosecuzione dell'attività didattica svolta
nel biennio, sposterà gradualmente nel triennio l'attenzione dagli aspetti
prevalentemente empirici e di osservazione analitica verso gli aspetti concettuali, la
formalizzazione teorica e i problemi di sintesi e valutazione.
Si considera fondamentale, per una corretta conoscenza dei contenuti della fisica da
parte degli studenti, che il docente presenti fin dall'inizio la differenza fra le
definizioni operative ed i concetti astratti. I modelli saranno presentati come mezzi di
rappresentazione e dovranno sempre essere discussi i loro limiti di validità. Le teorie
saranno tratte mettendone in evidenza l'evoluzione e il progressivo affinamento.
In questo modo si introdurranno implicitamente anche nozioni di storia della fisica, come
parte importante della formazione culturale dello studente e si proseguirà, come nel
biennio, con la lettura di pagine a carattere storico.
La scansione degli argomenti sarà coordinata, per quanto possibile, con quella delle
altre discipline, in particolare della matematica, della filosofia e delle scienze.
OBIETTIVI SPECIFICI DEL TRIENNIO
Lo studio della fisica nel triennio, oltre a fornire allo studente un bagaglio di
conoscenze scientifiche adeguato, deve mirare allo sviluppo di specifiche capacità di
vagliare e correlare le conoscenze e le informazioni scientifiche, raccolte anche al di
fuori della scuola, recependole criticamente e inquadrandole in un unico contesto.
Al termine del corso degli studi gli allievi dovranno aver acquisito una cultura
scientifica di base che permetta loro una visione critica ed organica della realtà
sperimentale.
I contenuti svolti nel biennio dovranno essere approfonditi nel triennio, nel corso del
quale, grazie alla maggiore capacità di astrazione raggiunta dagli allievi, saranno
affrontati argomenti generali e di più elevata complessità, per favorire negli allievi
stessi lo sviluppo delle capacità di sintesi e di valutazione.
INDICAZIONI METODOLOGICHE PER IL TRIENNIO
Partendo dalle abilità e conoscenze conseguite dagli allievi nel corso del biennio si
potrà ora procedere alla revisione di alcuni concetti che non potevano essere
compiutamente acquisiti a causa della giovane età.
In particolare si riprenderanno i concetti di velocità e di accelerazione, soffermandosi
su quelli di velocità e accelerazione istantanee.
In tale riassetto sistematico si approfondirà lo studio dei moti(moto circolare, moto
armonico o moti su traiettoria curvilinea qualsiasi),con particolare attenzione ai sistemi
di riferimento.
Congruo spazio si dedicherà alle equazioni dimensionali ed alle unità di misura.
L'attività di laboratorio prevederà sia esperimenti eseguiti dagli alunni sia altri,
più raffinati, presentati dall'insegnante.
L' uso dell' elaboratore aiuterà a comprendere le conseguenze di determinate ipotesi e le
implicazioni di un modello. Inoltre, attraverso la simulazione si potranno effettuare
confronti tra modelli e dati sperimentali. Ancora si richiama l' opportunità di far
esercitare gli allievi nella risoluzione di problemi e di esercizi proposti dall'
elaboratore tramite un generatore di numeri casuali. Si sottolinea in particolare la
necessità didattica di utilizzare programmi di simulazione per lo studio degli aspetti
che non si prestano ad esercitazioni in laboratorio.
La prova scritta comprenderà esercizi e problemi non limitati ad una automatica
applicazione di formule, ma orientati sia all' analisi critica del fenomeno considerato,
sia alla giustificazione logica delle varie fasi del processo di risoluzione.
CONTENUTI
Tema n. 1 - Forze e campi
- Forze e momenti;
- massa inerziale e momento di inerzia;
- concetto di campo;
- campo gravitazionale e campo elettrostatico;
- potenziale ed energia potenziale: campi
conservativi;
- moto di masse in un campo gravitazionale;
- moto di cariche in un campo elettrostatico;
- campo magnetico generato da corrente elettrica;
- moto di cariche in un campo magnetico;
- conduzione elettrica;
- induzione elettromagnetica;
- campo elettromagnetico;
- circuiti elettrici.
Il tema si propone di formalizzare e completare le conoscenze acquisite nel corso del
biennio e non sufficientemente approfondite o per mancanza di supporti matematici o per
mancanza di sufficienti capacità di astrazione degli allievi.
Lo svolgimento in parallelo degli argomenti campo gravitazionale e campo elettrostatico
permetterà di trattare subito analogie e differenze tra di essi. Il successivo studio del
campo magnetico- qualora il livello della classe lo consenta- permetterà un discorso più
ampio sui concetti di campo e di interazione.
Nella programmazione dell' attività didattica il docente avrà presente che la maggior
parte dei contenuti di questo primo tema è propedeutica agli argomenti dei temi
successivi.
Tema n. 2 - Sistemi di riferimento e relatività
- Sistemi di riferimento inerziali e non inerziali;
- le trasformazioni galileiane;
- forze apparenti;
- I postulati della relatività ristretta;
- Simultaneità, dilatazione dei tempi ,contrazione delle lunghezze trasformazioni di
Lorentz;
- Massa relativistica ed equivalenza tra massa ed energia;
- Ipotesi della relatività generale.
I contenuti del presente tema, anziché essere affrontati in un unico momento , potranno
essere trattati nel corso del triennio e organicamente inseriti nel percorso curricolare:
ad esempio gli argomenti inerenti alla relatività galileiana potranno essere
proficuamente affrontati con la sistematizzazione dei contenuti di meccanica. I
concetti fondamentali delle teorie della relatività(spazio e tempo) sono stati spesso
oggetto di riflessione in campo filosofico: appare, quindi, più che mai opportuno uno
stretto coordinamento di tali concetti nello studio delle due discipline.
TEMA N° 3 -PRINCIPI DI CONSERVAZIONE- PROCESSI REVERSIBILI E IRREVERSIBILI.
- Sistema isolato;
- conservazione della quantità di moto e del momento angolare ;
- conservazione dell'energia;
- indipendenza dei principi di conservazione dal sistema di riferimento;
- teoria cinetica della termodinamica;
- principi della termodinamica;
- trasformazioni reversibili e irreversibili;
- entropia;
Il tema si presta a considerazioni e studi che, oltre al primario valore scientifico e
all'interesse epistemologico, hanno anche una rilevanza sociale. Nell'affrontare i vari
argomenti il docente si atterrà ad una impostazione rigorosa e coerente, evitando
nozionismi ed affermazioni prive di fondamenti scientifico-sperimentali. Nella
progettazione curricolare il docente avrà presente che il quarto argomento di questo tema
ha come propedeutici argomenti contenuti nel tema 2.
Tema n.4 - Onde meccaniche
- Oscillazioni ed onde:equazione dell'onda;
- studio matematico della propagazione;
- onde longitudinali e trasversali;
- riflessione, rifrazione,dispersioni;
- interferenza, diffrazione,risonanza;
- polarizzazione;
- effetto Doppler;
- equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche.
Il tema potrà essere adeguatamente presentato con la formalizzazione matematica,
richiesta da una trattazione sufficientemente approfondita, solo dopo che, nel corso di
matematica, l'allievo avrà appreso ad utilizzare le funzioni goniometriche e si sarà
impadronito delle loro proprietà.
Lo studio delle onde potrà essere proficuamente affrontato per mezzo della
rappresentazione vettoriale di Fresnel.
Si sottolinea il fatto che la conoscenza degli argomenti previsti nel presente tema è
essenziale per la comprensione di quelli previsti nel tema riguardante la struttura della
materia .
TEMA N.5 -STRUTTURA DELLA MATERIA
- Spettroscopia (emissione,assorbimento,stati metastabili);
- effetto termoelettronico;
- corpo nero ed ipotesi di Planck;
- ipotesi di De Broglie:dualità onda-corpuscolo;
- modelli atomici(Rutherford,Bohr,De Broglie):validità e limiti;
- principio di indeterminazione-effetto tunnel;
- lo stato solido(conduttori,semiconduttori,isolanti,giunzioni);
- nucleo atomico e radioattività naturale;
- reazioni nucleari(in particolare fissione e fusione);
- tipi di interazione;
- le particelle "elementari" (invarianze,simmetrie);
Il tema esige da parte degli allievi una buona conoscenza e padronanza dei concetti
affrontati nei precedenti temi. Conseguentemente esso dovrà essere affrontato dopo che i
concetti fondamentali della fisica "classica" avranno fatto parte del patrimonio
culturale degli allievi.
Il nodo cruciale per la comprensione della struttura della materia é essenzialmente il
problema della dualità onda- corpuscolo che richiede, oltre ad una elevata capacita' di
astrazione e di sintesi, anche la padronanza dei concetti sia di meccanica dei corpi
rigidi(corpuscolo),sia di meccanica delle onde, sia di elettromagnetismo(essendo di natura
elettromagnetica le forze che sono in gioco nei modelli atomici)
Il tema, proprio per i requisiti di astrazione e di sintesi prima richiamati, può
contribuire in modo rimarchevole allo sviluppo di tali capacita' nello studente.
TEMA N. 6 - L'UNIVERSO FISICO
- La curvatura dello spazio-tempo;
- Spostamento verso il rosso delle righe spettrali;
- Orologi e lunghezze nel campo gravitazionale;
- Radiazioni elettromagnetiche;
- Radiazione cosmica;
- Sistema solare;
- Le stelle:origine ed evoluzione;
- Oggetti celesti;
- Ipotesi cosmologiche e modelli di universo.
Questo tema di sintesi di ampio respiro e' proposto come tema conclusivo del programma di
Fisica, essendo finalizzato a fornire all' allievo una visione scientifica organica della
realtà fisica.
Gli argomenti in oggetto dovranno essere affrontati non in termini esclusivamente
descrittivi ma, nei limiti consentiti dalla preparazione logico-formale degli allievi,
anche nella loro formulazione matematica, ogni volta che si presenta questa possibilità.
Considerazioni di carattere storico completeranno la trattazione del tema.
Dovrà essere previsto ampio coordinamento con gli analoghi argomenti del programma di
scienze naturali.
INDICAZIONI CURRICULARI
Gli argomenti oggetto del programma sono stati suddivisi per grandi temi secondo i moderni
orientamenti della ricerca pedagogica. Si ritiene comunque opportuno fornire indicazioni
per una loro possibile scansione annuale.
La scansione tiene conto del carattere di propedeuticità che alcuni argomenti hanno
rispetto ad altri più complessi dal punto di vista formale e concettuale, e costituisce
riferimento per i docenti ai fini dell' individuazione del percorso curricolare da seguire
e degli esiti conclusivi da verificare al termine di ogni anno scolastico.
In riferimento ai contenuti disciplinari di seguito indicati, si sottolinea che attraverso
la programmazione annuale saranno definiti anche l'importanza e il livello di
approfondimento dei singoli argomenti.
CLASSE TERZA
- Richiami di cinematica - Teoria della misura
- Moti su traiettoria rettilinea, moto circolare, moto armonico, moto su traiettoria
curvilinea
qualsiasi.
- Teoria della misura.
FORZE E CAMPI
- Forze e momenti.
- Massa inerziale e momento d'inerzia.
- Concetto di campo e di linee di campo.
- Campo gravitazionale e campo elettrostatico.
- Potenziale ed energia potenziale.
- Moto di masse.
- Moto di cariche in un campo elettrostatico.
- Campo magnetico generato da una corrente elettrica.
- Moto di cariche in un campo magnetico.
- Conduzione elettrica.
SISTEMI DI RIFERIMENTO
- Sistemi di riferimento inerziali e non inerziali.
- Le trasformazioni galileiane.
- Forze apparenti.
PRINCIPI DI CONSERVAZIONE
- Sistema isolato.
- Conservazione della quantità di moto.
- Conservazione dell'energia.
- Indipendenza dei principi di conservazione dal sistema di riferimento.
CLASSE QUARTA
CAMPO ELETTROMAGNETICO - CORRENTE ALTERNATA
- Induzione elettromagnetica.
- Campo elettromagnetico.
- Circuiti elettrici.
RELATIVITÀ'
- I postulati della relatività stretta.
- Simultaneità, dilatazione dei tempi, contrazione delle lunghezze.
- Trasformazioni di Lorentz.
- Massa relativistica ed equivalenza tra massa ed energia.
PROCESSI REVERSIBILI ED IRREVERSIBILI
- Teoria cinetica della materia.
- Principi della termodinamica.
- Trasformazioni reversibili ed irreversibili.
- Entropia: definizione e significato.
ONDE MECCANICHE ED ELETTROMAGNETICHE
- Oscillazioni e onde: equazione dell'onda.
- Studio matematico della propagazione dell'onda.
- Onde longitudinali e trasversali.
- Riflessione, rifrazione, dispersione.
- Interferenza, diffrazione, risonanza.
- Polarizzazione.
- Effetto Doppler.
- Equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche.
CLASSE QUINTA
STRUTTURA DELLA MATERIA
- Spettroscopia (emissione, assorbimento, stati metastabili).
- Effetto termoelettronico.
- Corpo nero e ipotesi di Planck.
- Effetto fotoelettronico e ipotesi di Einstein.
- Ipotesi di De Broglie: dualità onda-corpuscolo.
- Modelli atomici ( Rutherford, Bohr, De Broglie): validità e limiti.
- Principio di indeterminazione-effetto tunnel.
- Lo stato solido (conduttori,semiconduttori,isolanti,giunzioni).
- Nucleo atomico e radioattività naturale.
- Reazioni nucleari (in particolare fissione e fusione).
- Tipi di interazione.
- Le particelle "elementari" (invarianze,simmetrie).
L'UNIVERSO FISICO
- Ipotesi della relatività generale.
- La curvatura dello spazio-tempo.
- Spostamento verso il rosso delle righe spettrali.
- Orologi e lunghezze nel campo gravitazionale.
- Radiazioni elettromagnetiche.
- Radiazione cosmica.
- Sistema solare.
- Le stelle: origine ed evoluzione.
- Oggetti celesti.
- Ipotesi cosmologiche e modelli di universo.