Hanford
L'impianto di Hanford (Hanford Engineering Works, HEW), fu costruito all'inizio
del 1943 sulle rive del fiume Columbia, nello Stato di Washington.
Il terreno su cui sorse, dell'estensione di circa 200.000 ettari, fu
acquistato dall'esercito su ordine del generale Leslie R.Groves, responsabile del
progetto Manhattan; la costruzione del complesso fu affidata alla Du Pont,
colosso americano dell'industria chimica, la quale impiegò circa 42.000 operai per la sola costruzione di tre reattori per la
produzione del plutonio e quattro impianti per la separazione del plutonio agli altri prodotti derivanti dalla reazione a catena.
La cifra totale per la costruzione e la messa in produzione degli impianti di
Hanford sino alla fine della guerra superò i 400.000 milioni di dollari. Una
cifra così impressionante destò i sospetti del senatore Harry S. Truman
(all'epoca responsabile del Comitato Senatoriale di investigazione sulle spese
del Programma Nazionale della Difesa), il quale subito ricevette la richiesta
da parte del Dipartimento della Guerra di non svolgere alcun tipo di inchiesta.
Nonostante gli avvertimenti ricevuti, egli decise ugualmente di costituire
un comitato di indagine ("Comitato Truman") indicato in una lettera di Truman del 10 marzo 1944 al
Segretario della Guerra, H. Stimson, con il nome in codice di Pasco.
Ad Hanford si produceva plutonio purificato (plutonio 239), materiale fissile
utilizzato per la bomba ad implosione sperimentata il 16 luglio 1945 ad Alamogordo,
con il nome in codice di Trinity Test e sganciata su Nagasaki 24 giorni dopo.
Gli scopi della produzione degli impianti di Hanford, come quelli di Oak Ridge e Los Alamos, furono segretissimi.
I lavoratori non conoscevano assolutamente cosa dovevano produrre, nè tantomeno i rischi che avrebbero
corso dato l'altissimo livello di radiazioni.
Consulenza e supervisione scientifica furono affidati all'università di Chicago.
Gli impianti di Hanford smisero i produrre plutonio radioattivo nel 1987, ma tutta la zona, a causa delle scorie nucleari, resta tuttora
una delle più inquinate degli Stati Uniti: più di 1.663 miliardi di litri di acqua radioattiva sono stati scaricati direttamente nel terreno;
i pesci e gli uccelli acquatici del fiume Columbia furono fortemente contaminati dall'acqu proveniente dagl'impianti di raffreddamento;
più di 532.000 m3 di rifiuti solidi radioattivi giacciono nei 177 serbatoi sotterranei o abbandonati in
superficie dentro bidoni; nove reattori nucleari attendono lungo il fiume Columbia di essere smantellati.
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